Nati per contare


I bambini sono interessati al concetto di QUANTITA' e ne fanno esperienza tutti i giorni: quantità di cibo (troppo, poco..), quantità di giocattoli (tante costruzioni, molte macchinine, poche bambole..), quantità di tempo (prima, dopo, tra un po'..). I numeri li troviamo ovunque in natura e nella vita di tutti i giorni, per cui possiamo trovare sempre nuovi spunti per far giocare i bambini con la matematica: contare i petali di un fiori oppure gli scalini, leggere i numeri dell'ascensore, osservare le targhe delle macchine, ordinare le matite dalla più grande alla più piccola, divertirci con il gioco dell'oca o con il domino, leggere l'orologio o il calendario...

Tutti gli oggetti che troviamo in casa possono essere contati e utilizzati per fare raggruppamenti e ordinamenti, oltre che per confrontare le quantità: le mollette per il bucato, le matite colorate, le coppie di calzini, le posate, i bicchieri, i quadri, i biscotti, le piastrelle del pavimento, i soprammobili, i tappi, i bottoni, la pasta, i mattoncini, gli animaletti...

Il linguaggio spaziale, geometrico e matematico

I bambini usano in modo implicito i concetti spaziali, geometrici e matematici. Occorre guidarli ad associarli alle parole che li rappresentano.

Le parole spaziali sono ad esempio sopra, sotto, dietro, davanti, tra; mentre quelle geometriche possono essere triangolo, quadrato, cerchio, angolo, cubo; quelle matematiche sono aggiungere, togliere, dividere, metà, numero precedente o successivo, ad ognuno il suo, quanti ne mancano, quanti ne devo togliere...

Sicuramente le usate senza accorgervene. Si tratta solo di farlo in modo più consapevole mentre interagite con i bambini. Ecco qualche esempio:

- Quando dai a tuo figlio mezza mela da mangiare potresti verbalizzare: "Guarda ho tagliato la mela in due e ne dò metà a te e metà me la mangio io." Stai gettando le basi per la comprensione delle frazioni!

- Chiedi a tuo figlio di portarti qualcosa precisandone la collocazione spaziale: "Ho lasciato il libro sul tavolino di fianco al divano, me lo porti per favore?"

- Sfogliano un libro osserva: "Guarda il tetto della casa è un triangolo".

 

"MATEMATICA PRATICA" CON LE FACCENDE DI CASA
Possiamo "fare matematica" ad esempio quando APPARECCHIAMO LA TAVOLA e poniamo ai bambini queste domande di stimolo:
• in quanti siamo a tavola? • quindi quanti bicchieri dobbiamo mettere? • quanti piatti ci occorrono?

• mettiamo un tovagliolo per ogni persona.

Possiamo creare delle piccole situazioni problematiche ed invitarli ad aiutarvi a risolverle. Ad esempio: "Mi servono 6 posate pulite, ma nel cassetto ce ne sono solo 4. Dove trovo le altre? quante me ne mancano?" 
Lasciamo il tempo ai bambini di fare i loro ragionamenti e osserviamo come procedono.

Le componenti del numero: i tre codici

Comprendere il  concetto di quantità avviene automaticamente nel bambino, che impara gradualmente facendone esperienza nella vita di tutti i giorni:  una tazza di latte, due baci, tre caramelle, quattro biscotti... L’associazione quantità e numero è quindi naturale. Quando si passa però dalla forma orale a quella scritta, il discorso si complica un po': il bambino deve infatti associare la quantità ad un simbolo che rappresenta il numero.  Deve quindi convertire la quantità in numero ed abbinare a questo un segno grafico preciso.

Per aver una buona padronanza del mondo dei numeri i bambini devono quindi imparare a:

 

1. ATTRIBUIRE IL NOME (etichetta verbale) AI NUMERI (cifre arabe)

Il mondo è pieno di numeri! Potete mostrare un numero (es. 1) al bambino e chiedere come si chiama (UNO). Usate i numeri da 1 a 10. Viceversa dite il nome di un numero (es. DUE) e chiedere di indicarlo.

Se lo trasformate in una sfida, sarà divertente per tutti!

 

2. ABBINARE IL NUMERO ALLA QUANTITA' E VICEVERSA

Il riconoscimento di quantità può essere immediato (al massimo con 4/5 oggetti) o richiedere il conteggio o la stima.

- Mostrate un numero, oppure ditelo, e chiedete di mostrare la quantità con le dita. E viceversa, mostrate le dita e chiedere il numero che rappresentano.

- Giocate con il Domino classico (con le tesserine in cui i numeri sono rappresentati da pallini: allena a riconoscere le quantità uguali).

- Stimolate il processo di stima rapida di quantità, cioé confrontare le quantità senza contarle (abilità molto utile nella vita quotidiana): ci sono più biglie in questa ciotola o in questa? Chi ha più pasta nel piatto, tu o io?

3. I DIECI SACCHETTI (o cinque)
OCCORRENTE

• 10 sacchetti trasparenti abbastanza grandi (tipo quelli per il freezer)

• 10 mollette da bucato

• una corda o un filo resistente da appendere e fissare in una stanza (oppure lo stino dei panni)

• un vassoio

• una serie di oggetti a scelta da suddividere in quantità crescenti da 1 a 10 (per esempio 1 mattoncino di costruzioni, 2 macchinine, 3 sassolini, 4 nastri, 5 matite e così via).

COME PROPORRE L'ESPERIENZA:
- Raccogliere tanti piccoli oggetti, raggruppandoli per quantità da 1 a 10: per esempio, 1 pupazzetto di peluche, 2 macchinine, 3 sassolini, 4 tappi, 5 conchiglie, 6 costruzioni, 7 matite... e così via fino a 10.

- Una volta preparato il materiale, mettete tutti gli oggetti, le buste trasparenti e le mollette su un vassoio appoggiandolo su un tavolo (o per terra) di fronte al bambino.
- A questo punto, invitate i bimbi a raggruppare gli oggetti uguali e a posizionarli davanti a lui in serie (da sinistra a destra), a partire da quello singolo, per esempio, il pupazzetto, il numero 1, cercando, poi, tutti i numeri successivi....
- Dopo che il bimbino ha "imbustato" il pupazzo, chiedetegli che numero segue. Se chiede aiuto, potete dire, per esempio: "Prova a cercare 2 oggetti uguali". Il bambino dovrà individuare le 2 macchinine e infilarle nel sacchetto, ripetendo la stessa operazione per tutti i gruppi di oggetti. Mostrate ai bimbi come chiudere bene ogni sacchetto con le mollette da bucato. Dentro ad ogni sacchetto potete inserire un biglietto con scritto il numero corrispondente.
- Appoggiate insieme tutti i sacchetti trasparenti con dentro gli oggetti sul vassoio e dite al bambino che dovrà appenderli in fila, nell'ordine giusto da 1 a 10, partendo da sinistra.

VARIANTE

Potete proporre la stessa attività con un solo tipo di oggetto (es. pasta), chiedendo al bambino di mettere nel primo sacchetto un maccherone, nel secondo due, nel terzo tre...

Invece dei sacchetti si possono utilizzare anche delle scatoline, sulle quali scrivere il numero.

Il conteggio

Dopo aver imparato la serie di numeri il bambino inizia ad utilizzarla nel conteggio, inizialmente indicando ogni elemento e, in un secondo momento, utilizzando solo lo sguardo.

Si può contare qualsiasi cosa: le piastrelle del pavimento, i quadri appesi alle pareti, i soprammobili sulle mensole, i biscotti da mangiare a colazione, le mollette da bucato, i sassi del ghiaietto o del giardino, i tappi di plastica, i bottoni della scatola del cucito...

Mentre il bambino conta, è importante che sia in grado di ripetere le parole-numero seguendo l'ordine corretto, faccia corrispondere ad ogni elemento che sta contando una sola parola-numero e viceversa, comprenda che l’ultimo numero pronunciato rappresenta la numerosità di quell’insieme di oggetti.  Per questo è importante chiedere sempre, alla fine del conteggio, quanti elementi abbiamo contato (es. uno, due, tre, QUATTRO… bene, quindi quanti sono? Quattro).

4. CONTARE E COSTRUIRE LE TORRI

Con materiali dversi (tappi, bicchieri, mattoncini) i bambini possono costruire delle torri, quindi

- contare gli elementi che le compongono
- confrontarle e trovare quella più alta e quella più bassa, oppure metterle in ordine di altezza

- costruire torri con un numero specifico di pezzi  (per esempio costruiamo una torre con tre pezzi)

- chiedere: se a questa torre da 2 aggiungiamo un pezzo, di quanti pezzi diventerà? se dalla torre da 5 togliamo un pezzo, di quanti pezzi diventerà? quanti pezzi dobbiamo aggiungere alla torre blu per diventare come quella rossa? quanti pezzi dobbiamo togliere alla torre gialla per diventare come quella rossa?

- una volta messe in fila, si può chiedere qual è la più piccola? qual è la più grande?

Raggruppamenti e ordinamenti

5. I RAGGRUPPAMENTI
OCCORRENTE

• tappi di plastica di diverse dimensioni

• mollette

• sassolini e sassi

• mattoncini delle costruzioni

• bottoni

• posate

• animaletti

• vaschette della frutta vuota (servono come contenitori per raggruppare gli oggetti)

Scegliete un materiale per volta e chiedete ai bambini di dividerlo in base ad un criterio: il colore, la forma, la dimensione, la tipologia.

Dopo aver creato i gruppi, i bambini possono confrontarli: dove ce ne sono di più? dove di meno? dove ce ne sono tanti? dove ce ne sono pochi? Per verificare le ipotesi cotiamo gli oggetti.

7. GLI ORDINAMENTI
OCCORRENTE
• Tappi di plastica di diverse dimensioni (tappi di bottiglie, di detersivi, di coperchi di piccoli contenitori o ciotole

• Matite colorate di legno o pastelli a cera usati (in modo che siano di diverse dimensioni)

• Pupazzi di diverse dimensioni

Scegliete un materiale per volta e chiedete al bambino di metterlo in ordine dal più piccolo al più grande (o voceversa) oppure dal più basso al più alto (o viceversa).

Le impronte

I bambini lasciano le loro impronte per comunicare al mondo che “Io ci sono”, “Io so fare”. Fin da piccolissimi, se hanno le mani sporche, lasciano traccia di sé sul tavolo sulle sedie e sul divano, per la gioia dei genitori. Se noi diamo in mano ad un bambino piccolo dei pastelli a cera egli si divertirà a lasciare le sue tracce in tutta la casa, capendo così che il pastello colora e può permettergli di raccontare qualcosa. Con le tempere lasciare traccia è un avvenimento divertentissimo, soprattutto se è l’impronta della mano che viene lasciata su un foglio. La tempera, infatti, è il metodo più efficace ed immediato perché il bambino comunichi attraverso le tracce. Oltre alla mano, lascia traccia sul foglio o sul muro anche il pennello o la spugnetta o uno straccio, un tappo e tutto ciò che ci viene in mente. Crescendo, il bambino utilizza anche il suo corpo per dipingere come piedi, ginocchia, gomiti ma anche la sua sagoma può essere lasciata come traccia di sé su un foglio grande. Terminata la scoperta del corpo, si può anche passare al mondo esterno. La prima cosa che ci può capitare tra le mani può essere una palla. Che impronta lascerà una palla immersa nella tempera su un foglio bianco? Una riga! Se prendessimo una scatola di cartone della pasta? Potremmo dipingere una faccia della scatola e così lasciare un’impronta. Ed ecco che scopriamo il rettangolo. Ma ci sono scatole diversissime tra loro e le loro facce lasciano impronte diverse e così possiamo scoprire figure come il quadrato, il triangolo, l’esagono ecc … Ma le scatole non sono costituite da sole facce, ci sono gli spigoli che lasciano impronte di segmenti e vertici da cui scopriamo il punto. Le scatole si possono anche aprire, tagliare lungo gli spigoli e le scatole si aprono e si possono tracciare i contorni delle figure che emergono. Che figure sono? Le conosciamo? Tutto ciò è molto divertente e interessante per i bambini se viene dato loro il materiale e lasciati liberi di sperimentare, si possono dare dei suggerimenti pratici ma senza anticipare ciò che accadrà, senza dire loro che l’impronta che lasciano gli oggetti sono forme geometriche ma viene tutto scoperto, trovato, come in un gioco.

Giochiamo con il coding